INGREDIENTI
180 g di ortica fresca
200 g semola di grano duro
200 g farina 00
sale
3 uova (circa 140 g)
Per prima cosa ci si munisce di guanti in lattice tipo quelli per lavare i piatti e si va alla ricerca dell’ortica. Ce ne sono 2 specie: Urtica dioica e Urtica Urens. La prima è perenne, mentre la seconda è annuale. Io ho raccolto la Urens, che tra l’altro è anche più urticante della dioica… adesso è molto tenera e freschissima, visto che sta spuntando proprio in questo periodo.
Quindi la parte utilizzabile è la cima e le foglie, vanno esclusi il fusto e i fiori.
Ci vuole un po’ di tempo tra raccogliere le piante, pulirle e lavarle, anche perchè le foglie sono piccole e leggere, e per arrivare a 180 g c’è da “ammattire” un po’, ma il risultato ne vale la pena!
Una volta pulita l’ortica va lavata e posta in una pentola senza aggiungere altra acqua oltre quella del lavaggio. Si fa cuocere a fuoco bassissimo mescolando di tanto in tanto. A cottura ultimata si lascia scolare e raffreddare su un colino e poi si strizza bene.
Si passa dal passaverdure riducendola in polpa e poi si prendono i 2 tipi di farine facendo la fontana, nel mezzo si buttano le uova, il sale e l’ortica.
Si impasta per una decina di minuti e nel caso l’impasto sia troppo morbido (molto dipende da quanto sia stata strizzata la verdura) si aggiunge altra semola fino a raggiungere una consistenza abbastanza dura.
Si divide poi l’impasto in varie palline schiacciate e si comincia a farlo passare dalla macchina per tirare la pasta. Inizialmente si passerà varie volta alla tacca più grande (la 1) piegando la sfoglia che esce su se stessa e ripassandola dalla macchina, infarinandola all’occorrenza.
Si procede poi a far passare la sfoglia alle tacche sempre più piccole, io sono arrivata fino alla penultima tacca (la 5), per non rischiare di fare le tagliatelle troppo sottili.
La sfoglia si passa poi dall’apposito rullo ed ecco uscire le tagliatelline!!
Si può decidere di cucinarle subito, oppure di farle seccare all’aria su un vassoio infarinate per bene per non farle attaccare oppure vendono una specie di stendino per la pasta lunga, in modo che rimanga distesa e non si attacchi.
Io avevo provato ad usare l’essiccatore, ma purtroppo con scarso successo.. sigh!
Ricetta: Tagliatelle all’ortica con olive e pomodorini
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ed io che non credevo alla mia amica giulia che mi diceva che le ortiche si usano per la pasta!!!va bhè lei è quella che mi ha fatto mangiare le bucce dei fichi d’india in pastella sia dolce che salata…bacio
sì sì, si usano anche per la pasta! Comunque anch’io all’inizio ero titubante… avevo paura che una volta che l’ortica era cotta continuasse a bucare!! Invece ovviamente non buca..
E le bucce dei fichi d’india sono buoni cucinati così? Ma senza spine, vero??!