Il tofu fatto in casa

person holding white and blue ceramic plate with rice and sliced cucumber

Questo tofu l’ho fatto circa 3 mesi fa.. ma poi non l’avevo ancora pubblicato… e tra l’altro è l’unico che mi sia venuto… i successivi tentativi sono andati in fumo per non so quale strano motivo… UFFA!!!

Il procedimento l’ho trovato qui:
La prima parte è uguale identica al procedimento per fare il latte di soia, solo che alla fine non si fa bollire per un’ora e non si mette nessun aroma.
INGREDIENTI per circa 130 g di tofu (so che le dosi fanno ridere…ma era solo una prova!!)
100 g soia gialla
1 litro di acqua
(oltre a quella di ammollo)
4-5 g di cloruro di magnesio
(si trova facilmente in farmacia e costa stranamente poco.. 3,50 € per 100 grammi!)

Quindi il latte ottenuto va mantenuto bollente (ma non va fatto bollire per un’ora come per usarlo come latte!) e nel frattenpo si scioglie il cloruro di magnesio (in oriente è chiamato Nigari) in un po’ d’acqua bollente e si versa piano piano nel latte mescolando molto molto lentamente.
Dopo poco si formano i fiocchi di tofu, che si separano dal siero.




A questo punto si mette un panno nello stampo forato e ci si rovescia sopra il tutto.. il siero uscirà dai fori, mentre i fiocchi di tofu rimarranno intrappolati nel panno. Si cerca di aggiustare la forma e poi si pone un peso sopra e si lascia in pressione per mezz’ora.
Infine si risciaqua il tofu e poi si può conservare qualche giorno in frigo immerso nell’acqua, oppure si può anche congelare a cubetti.



CONCLUSIONI:
A me è venuto solo la prima volta! Come si dice: “la fortuna dei principianti”!!

Il problema è che nei tentativi successivi non sono ancora riuscita a capire cosa cavolo stia sbagliando!!! 

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3 commenti su “Il tofu fatto in casa”

  1. io ho provato a farlo una volta sola…con 500 gr di soia me ne sono usciti 50 di tofu :-(….ci sono rimasta così male che nn ho più tentato…..

  2. Ah dimenticavo. produco anch’io marmellate,e riguardo a queste non uso il fruttapec perchè, se è vero che fa risparmiare tempo, dall’altro lato:
    a- si compra
    b- è industriale e quindi non ci metto la mano sul fuoco
    c- secondo me da alle marmellate una cosistenza gelatinosa-blobbosa
    Quindi preferisco usare una pectina fatta in casa: si usano le bucce e i torsoni di mela (con la polpa puoi preparare una confettura), si lasciano bollire in acqua per una mezz’ora Filtrando l’acqua (che puoi “restringere” ulteriormente con una ulteriore bollitura) puoi preparare dei barattoli di pectina pronti all’uso, aggiungendo un pò del liquido alla marmellata in preparazione.Non apporta secondo me sapore di mela…
    Se ti va prova e verifica la differenza.
    Infine di solito aggiungo un pò di limone: questo anche per migliorare la sicurezza del prodotto in quanto corregge l’acidità e quindi evita la proliferazione di batteri ecc.

  3. Ciao marta,
    un breve saluto solo per dirti che sono rimasto sorpreso:
    -ami i cani
    -il tuo film preferito è fight club (per la presenza di B. Pitt?)
    – hai degli interessi che condivido al 100/100%
    – in più sei una bella ragazza
    michele

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