Frutti esotici: Pitaya rossa e mangostano

Pitaya rossa, Pitahaya o pithaya tagliata a fette

Qualche giorno fa ero ad un matrimonio ed ho visto e assaggiato questi frutti esotici che non avevo mai assaggiato! Grazie ad Antaress che mi ha detto il nome del primo frutto incriminato: Pitaya (Pitahaya o pithaya) rossa, altrimenti chiamata frutto del drago!

Il secondo frutto invece si chiama Mangostano, scorri verso il basso per le informazioni.

Pitaya rossa, Pitahaya o pithaya tagliata a fette

Che cos’è e come si mangia la pitaya?

Nome inglese: Dragon Fruit o Strawberry Pear
Nome tedesco: Drachenfrucht
La Pitaya (Hylocereus undatus) può essere rossa o gialla. E’ una pianta succulente appartenente alla stessa famiglia del fico d’India (Cactaceae) eoriginaria dell’America Centrale (Messico, Guatemala).

Pitaya gialla tagliata a metà con semi neri visibili

Questo cactus ha un portamento ricadente e cresce nelle zone tropicali aride, caratterizzato da una tipica fioritura notturna. La pitahaya rossa è più rotonda rispetto a quella gialla e presenta lunghe escrescenze verdi sulla buccia che avvolgono il frutto. La polpa, che può essere rossa o bianca, è piena di minuscoli semi neri commestibili.

Per gustarla, taglia il frutto a metà con un coltello affilato e usa un cucchiaino per rimuovere la polpa, mangiandola direttamente dalla buccia che funge da pratico contenitore. In alternativa, puoi preparare un delizioso frullato con more, lamponi o mirtilli. Il sapore è dolce e delicato, con un tipico gusto “tropicale”.

Tecnica colturale

La pitahaya deve essere coltivata in zone ben soleggiate. Durante l’estate, è importante mantenere un’irrigazione regolare per assicurare una produzione costante, sebbene la pianta tolleri bene la siccità. Può resistere a temperature relativamente basse, ma il freddo prolungato può causare danni significativi.

Produzione

Le piante di pitahaya rossa, in piena produzione, possono avere fino a 4-6 cicli di fruttificazione all’anno. La polpa, sia bianca che rossa, è piacevole e morbida, con un gusto dolce e delicato e un leggero retrogusto aromatico. Può essere consumata come un gelato, utilizzando un cucchiaino, sia al naturale sia con lime e zucchero. I frutti sono anche utilizzati per preparare una bevanda succosa (agua de pitaya) e in pasticceria. Si conservano per circa dieci giorni a temperatura ambiente. La pitahaya gialla può essere utilizzata nello stesso modo.


Mangostano (o mangosteen)

Interno di mangosteen o mangostano

Che cos’è il Mangostano?

Il mangostano è un albero sempreverde che può crescere fino a 25 metri di altezza, con una chioma densa e dalla forma piramidale. Originario della Malesia, ha foglie spesse di un verde intenso e lucido e fiori rosa. Il frutto è rotondo ma leggermente appiattito alle estremità e misura circa 6-7 cm di diametro.

Quali sono le caratteristiche del frutto del Mangostano?

La buccia del mangostano è liscia, spessa e dura. Quando il frutto è immaturo, la buccia è verde pallido, mentre diventa porpora al momento della maturazione. La polpa interna, divisa in 6-8 segmenti, ha un sapore che combina un leggero acido con una dolcezza gradevole. Ogni frutto contiene 1-2 semi.

In quali condizioni cresce bene il Mangostano?

Il mangostano prospera su terreni ben drenati e preferisce terreni argillosi o sabbiosi ricchi di sostanza organica, con un pH tra 5 e 6.5. Si sviluppa al meglio nelle foreste pluviali con un clima caldo e umido, dove le precipitazioni sono distribuite durante tutto l’anno.

Come si propaga il Mangostano e quando inizia a produrre frutti?

Tradizionalmente, il mangostano viene propagato tramite seme, ma l’innesto a gemma è una tecnica in crescita. Gli alberi coltivati da seme iniziano a produrre frutti dopo 7-12 anni, mentre quelli ottenuti tramite innesto iniziano a fruttificare dopo circa 6 anni. La produzione può variare da 60 frutti per albero nei primi anni a 1800 frutti per albero in età avanzata.


Pianta cerebroide

Pianta cerebroide - Celosia argentea

Last but not least, come direbbero gli Inglesi, al matrimonio c’erano anche delle decorazioni floreali con piante alquanto inusuali.
Per esempio questa!
Qualcuno sa dirmi che pianta è? E se questo cosone giallo è il fiore?

Edit: La giuria mi suggerisce “Celosia argentea
Finalmente svelato il mistero di questa strana creatura!

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5 thoughts on “Frutti esotici: Pitaya rossa e mangostano”

  1. ciao scriccia!
    ma.. per caso hai provato anche a coltivare il dragon fruit? io ho rodinato dei semi e proverò a seminare… il dragon fruit l’ho mangiato in thailandia e cina. è buonissimo. a pechino ho anche bevuto una buona caipiroska al dragonfruit! ciao ciao!!

  2. ho comprato un anno fa un profumo alla vaniglia e pitahaya….ho sempre pensato che quel nome fosse uno stano modo colto per dire banana…!!! oggi grazie a voi scopro che di una banana non ha niente questo frutto…però dall’odore sembrava!!!!!! ;-))

  3. ho provato a semionare i semi di pattaya ordinati e ricavati dal frutto vero e proprio ma nulla… peccato! mi piace molto. a Natale lo vendevano anche alla coop
    ciao ciao

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