Mandorle di albicocca negli amaretti?
Lo sapevate che le mandorle armelline sono i semi all’interno dei semi delle albicocche? Il mandorlo e l’albicocco sono piu’ simili di quanto si possa pensare, infatti appartengono allo stesso genere Prunus. Il nome scientifico della piante di albicocche e’ Prunus armeniaca, mentre quello della pianta di mandorle e’ Prunus amygdalus.
Le mandorle di albicocca sono commestibili?
Le mandorle armelline, anche conosciute come mandorle amare, contengono una sostanza chiamata amigdalina, che è un glucoside cianogenico. Questa sostanza, presente anche nei semi di altre piante della famiglia delle Rosaceae, è tossica se consumata in grandi quantità.
Quando le mandorle armelline vengono ingerite crude, l’amigdalina può essere convertita in acido cianidrico durante la digestione. L’acido cianidrico, simile al cianuro, è estremamente tossico per gli esseri umani e può causare gravi problemi di salute, incluso il rischio di avvelenamento.
Tuttavia, le mandorle armelline possono essere rese commestibili attraverso la scottatura o la bollitura che inattiva l’acido cianidrico. Questo processo rende le mandorle sicure da consumare e può anche essere utilizzato per produrre estratti di mandorle amare, che vengono impiegati in alcuni prodotti alimentari e farmaceutici per il loro sapore caratteristico.
Cosa hanno in comune le mandorle, le albicocche e le mele?
I semi di mela contengono la stessa sostanza delle mandorle armelline. Lo sapevi? Ebbene sì, l’amigdalina è presente anche nei semi di mela! Per questo hanno quel sapore interessante un po’ amarognolo che ricorda le mandorle. Affascinante, vero? 🧐
Mandorle armelline, dove si comprano?
Non e’ facile trovare le mandorle armelline amare nei negozi, ma nel sud Italia sono diffuse, per cui quando sono andata a Venosa me ne sono comprata un bel pacco 😀
Per poi tornare a casa e con gran disperazione di mia madre, che vorrebbe stare a dieta, mi sono messa subito a preparare questi amaretti. Sul web ho visto che gli amaretti preparati come da tradizione con l’uso delle mandorle amare, vengono anche identificati come amaretti sardi.
Che dite? Io credo che anche in Sud Italia tradizionalmente siano fatti così.
Suggerimenti per la conservazione degli amaretti
Gli amaretti si conservano per molto tempo, per cui suggerisco di prepararne in abbondanza e riporli in luogo fresco ed asciutto. Proprio perche’ si conservano a lungo, sono ottimi da regalare, magari impacchettati con una decorazione semplice di fiori secchi di campo.
Sono versatili in cucina, perfetti per accompagnare una tazza di tè o caffè, o semplicemente come gustoso snack. Inoltre, con il loro sapore ricco, sono perfetti per insaporire torte e biscotti.
Ricetta amaretti con mandorle armelline amare e dolci

Ingredienti
- 150 g mandorle amare (mandorle armelline) con la pellicina ((anche chiamate mandorle di albicocca))
- 600 g mandorle dolci
- 750 g zucchero
- 2 albumi
- 1 g bicarbonato
- aroma di mandorle ((opzionale))
procedimento
- Per preparare l'impasto, usa un robot da cucina per tritare finemente le mandorle armelline amare e le mandorle dolci.
- Aggiungi lo zucchero, il bicarbonato e gli albumi, aggiungendo quest'ultimi poco alla volta e mescolando energicamente. Inizialmente, l'impasto risulterà leggermente farinoso, ma poi la consistenza diventa simile alla pasta frolla.
- A questo punto, l'impasto può essere lavorato con le mani per formare salsicciotti (cilindri lunghi e sottili) delle dimensioni desiderate.
- Dopo averlo rotolato nello zucchero, si taglia in cilindretti.
- Successivamente, con le mani sporche di albume, si prendono i cilindretti e si formano delle palline schiacciandone leggermente i poli.
- Disponi le palline su una placca da forno e inforna a circa 140°C per circa 40 minuti, fino a quando i biscotti acquisteranno un leggero colore dorato.
Lo sapevi che le mandorle di albicocca sono uno degli ingredienti principali degli amaretti?
Fammelo sapere in un commento!
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