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Era tanto che non mi trovavo in usa serata piacevole come ora. Fuori piove, sono a casa sola soletta di fronte al computer a riordinare foto e sistemare ricette, una teiera con del the caldo, la mia dolce Lunetta sul suo tappetino accanto a me, luce soffusa e musica. Finalmente approfitto per scrivere un po’.
Quindi oggi vi parlo di una ricetta speciale: la marmellata di Rosa canina.
Se anche tu ami preparare marmellate in casa, ti lascio in fondo alla ricetta alcuni strumenti utili che io stessa uso o consiglio (li trovi su Amazon, così puoi dare un’occhiata ai prezzi o alle recensioni). Preparare la marmellata sarà molto più semplice e anche divertente!
Disclaimer: In questa ricetta sono presenti link di affiliazione Amazon.
La rosa selvatica (Rosa canina)

La Rosa canina, nota anche come rosa selvatica, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae. E’ un arbusto spinoso che puo’ raggiungere fino ai 3 metri di altezza. Questa rosa cresce spontanea ai margini della strada, in boschi, e in terreni incolti. Fiorisce nella tarda primavera e in estate, a seconda della posizione geografica. I fiori hanno un profumo dolce e gradevole, e il colore dei petali varia da rosa intenso a bianco. I fiori di Rosa canina attraggono insetti impollinatori come farfalle e api.
Curiosità: Qual è la differenza tra la rosa selvatica e quella da giardino?
Perché gli insetti preferiscono la varietà selvatica?
Le rose da giardino che vediamo comunemente sono state selezionate e coltivate attraverso millenni per ottenere una vasta gamma di colori, forme e profumi. Molte delle varietà coltivate derivano dalle specie di rose selvatiche, che hanno fiori molto più semplici e spesso meno vistosi. Nel corse dei secoli l’uomo ha selezionato fiori di rosa selvatica che avevano casualmente mutato stami in petali, aumentando così l’estetica e l’appeal delle rose coltivate.
Per questa ragione, le rose da giardino presentano meno stami e meno polline rispetto alle rose selvatiche, rendendole meno attraenti per gli insetti.
Le bacche di rosa canina, chiamate anche grattaculi o grattacul 😄

Chiamate tecnicamente cinorrodi, le bacche della rosa canina sono rosse, oblunghe e di circa 0,5 cm di dimensione. Questi frutti sono apprezzati per il loro elevato contenuto di vitamina C, oltre alle loro proprietà astringenti e diuretiche. In alcune regioni d’Italia, le bacche sono affettuosamente chiamate “grattaculi” o “grattacul” poiché i peli all’interno delle bacche sono irritanti se vengono vengono toccati.
Quando raccogliere le bacche di rosa selvatica?
Le bacche di rosa canina sono pronte per essere raccolte a fine estate o inizio autunno, quando le bacche avranno assunto un bel colore rosso vivo. Ma attenzione alle spine! È consigliabile indossare dei guanti da giardinaggio antispine per evitare di pungersi con le spine del cespuglio. Le bacche vanno staccate delicatamente con le dita o con un coltello.
La mia esperienza di raccolta e pulitura delle bacche di Rosa canina
Questo brano è tratto dal mio blog originale del 2007. L’ho voluto riportare così com’era, perché racchiude la magia di quei momenti con mio nonno e l’origine di questa ricetta.
Finalmente ho trovato il tempo per raccogliere e preparare la marmellata di bacche di rosa canina. E io che poco tempo fa avevo dato della pazza alla povera Antaress perché aveva aperto ogni singolo acino di uva fragola… Beh, ora posso dire di aver fatto molto peggio!
Raccogliere le bacche tra le spine è già un’impresa, ma il lavoro più duro e lungo è stato aprire ogni singola bacca per togliere i semini. Nonostante abbia usato i guanti per proteggermi, i peli urticanti bucavano la pelle comunque! Come si dice: un lavoro da far impazzire.
Tant’è che domenica, giorno prestabilito per pranzare con i miei nonni, mi sono portata dietro il lavoro, così a fine pranzo ho continuato a togliere quei benedetti semini. Mio nonno ♥ si è prestato volentieri ad aiutarmi, e con le sue mani tipiche da lavoratore e la pelle ormai irrobustita, non ha nemmeno avuto bisogno dei guanti. Le spine urticanti nemmeno le sentiva!
E così, dopo avermi aiutato, passa dietro di me e mi da una pacca amorosa sulle spalle. DOLORE!!! Non si era ancora lavato le mani, non si era reso conto di avere i peli urticanti sulle mani, e io mi sono ritrovata la spalla con un bel prurito. Poverino, mi è dispiaciuto, perché non ci aveva nemmeno pensato. Per lui i peli urticanti non esistevano proprio!
Come pulire le bacche di Rosa canina
Prima di iniziare munitevi di guanti! Vanno bene anche semplici guanti di lattice. A meno che non siate come mio nonno che puo’ fare tutto a mani nude 😉 Per tagliare e pulire le bacche, invece, torna utilissimo un coltellino da cucina affilato, piccolo e maneggevole.
| FASE 1: Togliere il gambetto verde e tagliare via la punta nera | ![]() |
| FASE 2: Tagliare a metà tutte le bacche | ![]() |
| FASE 3: Togliere tutti i semi e peli urticanti | ![]() |
Kit di sopravvivenza per la marmellata
Non serve essere eroi, ma un po’ di equipaggiamento aiuta 😄
Ecco gli strumenti che vi salveranno quando vi troverete a combattere con bacche, filamenti e pentole bollenti: Ottimi guanti antispine, un coltellino maneggevole, un colino a maglia fine per recuperare ogni goccia di polpa, una pentola capiente per la cottura e, naturalmente, qualche vasetto carino per conservare il frutto di tanta pazienza.
Vi lascio qui sotto i link Amazon per il vostro kit di sopravvivenza marmellatoso. 💪🍓
Ricetta marmellata di Rosa canina

Ingredienti
- 500 g bacche di Rosa canina pulite
- 100 ml vino bianco secco
- 800 ml acqua
- 200 g zucchero
procedimento
- Mettere le bacche nello scolapasta per sciacquarle molto bene. Se hai poco spazio in cucina, ti suggerisco questo pratico scolapasta pieghevole. Super comodo!
- Dopodiché metterle in pentola e aggiungere il vino e l’acqua. Cuocerle per circa 20 minuti, o finché sono un po’ ammorbidite.

- Frullare le bacche con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una purea vellutataLa magia di questa marmellata è che si addensa quasi da sola: non serve molto zucchero, né fruttapec, né lunghe cotture.Appena frullata, vi accorgerete che ha già la consistenza perfetta!

- Passare tutto attraverso un colino a maglia fine strizzando bene per recuperare tutta la polpa. Se vi sembra che nel colino resti ancora qualcosa, bagnate leggermente i filamenti: aiuterà a far uscire anche l’ultimo po’ di bontà (dopo tutta la fatica per pulire le bacche, guai a sprecarla!).Si dice che quei minuscoli filamenti non siano proprio un toccasana per l’intestino… e infatti le bacche di rosa canina si sono guadagnate il nome poco raffinato di “grattaculi”! Meglio toglierli tutti, così la marmellata resta deliziosa e innocente. 😄

- Ultimo passaggio!Portate la purea a bollore — vi sembrerà di avere sul fuoco un sugo più che una marmellata 😄 — e aggiungete lo zucchero.Io mi sono fermata a 200 g, perché adoro il suo gusto un po’ ruvido e asprigno, ma se preferite qualcosa di più dolce, via libera!
- Mettere nei vasetti e far bollire per 25 minuti, per pastorizzare e per fare il sottovuoto.
BUON LAVORO!!
Note: Questa marmellata è sicuramente la più preziosa e faticosa fatta fin ora, ma da’ molta soddisfazione!









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