Agar agar

Foto presa da internet di agar agar gelificante vegetale

Avevo sempre usato la colla di pesce in cucina, ignorando con quali ingedienti fosse fatta.. o meglio, non so perchè, ma a priori pensavo fosse  comunque una gelatina di origine vegetale.

Direte voi: “ma il nome “colla di pesce” non avrebbe dovuto già farti pensare a qualcosa di animale?!”
Ebbene sì, avrebbe dovuto, ma invece quando mi posi questo problema pensai che quel nome fosse solo un ricordo di come veniva fatto in origine, e che di certo oggi come facevano a prendere la gelatina dai pesci? E da dove? E mi sono rincuorata pensando che se così fosse stato sicuramente il prezzo sarebbe più alto di quanto costa oggi..
Però qualche settimana (vorrei sapere perchè non è successo prima!?!? io che di solito leggo tutte le etichette di tutti i cibi!!) mi è venuto davvero un dubbio.. e così ho cercato gli ingredienti che riportavano solo che era di origine suina.
MA come?!?!? Non c’era scritto proprio altro!
E così, prima cosa ci sono rimasta malissimo, seconda cosa non capivo il nesso logico tra “colla di pesce” e il maiale…
così ho subito cercato su google, e scoperto che:
oggi come oggi i fogli di gelatina sono ricavati dalla cotenna del maiale e anche da ossa e cartilagine anche di origine bovina, e che mantiene tutt’oggi quel nome perchè in origine in Russia veniva prodotta con le vesciche dello storione…
sigh…
Solo una cosa avevo azzeccato… che il nome è solo un ricordo di come veniva fatto in origine…ma purtroppo tutt’oggi è origine animale. E ho capito anche perchè costa poco… d’altra parte cotenna, ossa e cartilagini sono solo lo scarto di maiali e bovini.

Così mi sono fiondata in un negozio bio e ho comprato un barattolino di agar agar, che fino a qualche settimana fa pensavo fosse usato nella cucina veg solo perchè essendo di origine algale avesse delle caratteristiche nutritive migliori rispetto all’altra gelatina!
Vabbè, anche se in ritardo l’importante è essere usciti dall’ignoranza!!!  🙂
Però ditemi una cosa… per un barattolino di agar agar di 60 grammi, è tanto 7,10 € ?!? A me sembra uno sproposito, anche se ho visto che dura una vita, ma se magari sapete qualche posto dove costa meno…

AGGIORNAMENTO: Per curiosità sono passata dal supermercato per vedere quanto in realtà costa la “colla di pesce”, perchè ricordavo che costava poco, ma non mi ricordavo quanto…
e ho scoperto che in realtà non costa così poco!!!

Allora una bustina da 12 grammi di “colla” costa 0,75 euro, e c’è scritto che serve per gelificare 500 grammi di liquido.

Mentra un barattolo di agar agar da 60 grammi costa 7,10 €, ma c’è scritto che per gelificare 500 grammi di liquido bastano 4-5 grammi…
facendo 2 conti con un barattolo di agar ci gelifico da 12 a 15 litri di liquido, quindi gelificare 500 grammi mi costa da 0,47 a 0,59 euro!!!

Anche se c’è da considerare che io veramente per gelificare 500 grammi di liquido non ho mai usato tutta una busta di colla di pesce!! Però stando a ciò che c’è scritto sulla confezione questi sono i conti, a meno che non mi sia sbagliata!

E quindi…. W L’AGAR AGAR!!

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0 thoughts on “Agar agar”

  1. io avevo comprato le barrette che dice antaress, ma secondo me sono meno convenienti del barattolo. due barrette mi costarono intorno ad 1 euro, ma, per raggiungere i 7 euro del barattolino, io direi che, così ad occhio, non bastano 7 barrette. nel senso che secondo me la barretta viene a costare di più, e ingombra, pure.
    infatti ho recentemente comprato il barattolino. costa un po’, ma dura tanto, come dici tu stessa
    ciao!

  2. Io ho comprato i fiocchi, che a volume sembrano molto di più e costano meno, ma forse come peso siamo lì, e in più la polvere è più pratica. Conta però che in effetti serve solo per uso limitato, tipo gelatine; mentre per salse e altro io continuo a comprare l’economicissimo amido…

  3. @antaress: visto la foto.. sai che mi sembra? La busta degli spaghettini di riso! 🙂 Però come dice “uva” le barrette non sono molto pratiche…
    ma cosa volevi dire nel PS?

    @uva: avevo già sentito dei commenti non molto felici sulle barrette 🙂 e comunque Benvenuta!

    @vera: eh sì, l’uso è limitato… solo che avevo intenzione di fare un po’ di esperimenti budinosi… di solito non li faccio mai, ma invece sono così buoni!
    e per le zuppe, beh, anch’io continuo ad usare l’amido! Viva l’economicità! 🙂
    però pensavo quasi di provare ad aggiungerne un po’ nella marmellata al posto del fruttapec.. magari viene proprio bene! ;-P

    Baci a tutte! e grazie per i commenti!

  4. Uhm, non me lo ricordo… però insomma, non superare le dosi consigliate sulla confezione, mi riferisco a tot cucchiaini per addensare tot litri di liquido… se trovo info più precise ti faccio sapere.

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